
Questa è la storia di Nasrin*, una bambina di origini bengalesi che nasce in Italia nel novembre del 2020 e che oggi frequenta il nostro nido interculturale.
Sua mamma, Parvin*, è al nono mese di gravidanza quando inizia a perdere sangue. Il papà le accompagna subito in ospedale, ma non può entrare e purtroppo Parvin risulta positiva al covid. La sera stessa Nasrin nasce. E' una bambina bella e sana, ma lei e la sua mamma non possono né vedersi né toccarsi.
Nonostante le linee guida raccomandino di non separare più i neonati dalle mamme covid positive, Nasrin e Parvin non si sfioreranno né vedranno per giorni.
La piccola resterà sola al nido dell'ospedale senza contatto né latte materno. La mamma viene trasferita in un'altra struttura e vede sua figlia solo tramite alcune fotografie, ottenute grazie al lavoro della nostra rete di supporto e mediazione.
Neanche il papà riesce a vedere Nasrin, ma finalmente dopo 21 giorni la bambina viene accolta dalle braccia dei suoi genitori.

In ospedale, quando ero lontana da Nasrin, avrei voluto dire tante cose, fare delle domande, capire quello che dicevano i dottori e le infermiere ma io non conoscevo la lingua italiana, parlavo poco e nessuno mi capiva!
Subito dopo questa brutta esperienza, Parvin partecipa ai nostri corsi dedicati alle neomamme, al laboratorio di teatro e al corso di italiano per le donne. Mentre lei va a scuola, Nasrin frequenta il nostro nido interculturale per bambini da zero a tre anni. Un posto in cui le educatrici e le mediartici insieme alle mamme costruiscono i primi passi verso il distacco e in cui gradualmente avviene l'inserimento dei bambini in un contesto sociale di lingua italiana.
Un piccolo ma fondamentale passo per entrare nel mondo in cui Nasrin e tanti altri bambini e bambine come lei, cresceranno, giocheranno, studieranno, faranno amicizia, si innamoreranno, lavoreranno, vivranno.
Come puoi continuare a sostenre il futuro di Nasrin?
*storia vera con nome di fantasia per la protezione della privacy