ASINITAS Onlus is a not-for-profit organization founded in 2005. It is active in the field of education and social work. Its mission is to promote the care, education, training, sheltering and testimony of Italian and foreign adults and minors.

Il villaggio di Policastro

Progetto per la riqualificazione di uno spazio urbano come bene comune a cura di Asinitas e La Leggera

Il villaggio di Policastro è un progetto ideato per coinvolgere le associazioni, i cittadini residenti e le istituzioni in un percorso di rigenerazione degli spazi esterni dell’ex edificio scolastico “Quintiliano” di via Policastro 45, Roma.

Nell’edificio operano da più di 10 anni: la palestra A.S.D. Nuovo Montona Cecilia, il CPIA I – Centro Provinciale Istruzione Adulti (I piano), l’associazione Nessun Luogo è Lontano con un centro di aggregazione rivolto a minori e l’associazione Asinitas APS che gestisce un centro interculturale (II piano).

Ogni anno circa 600 persone, tra adulti migranti, donne, rifugiati e richiedenti asilo, bambini e ragazzi vengono accolti in questi spazi per partecipare a varie attività proposte dagli enti che risultano essere spesso in sinergia tra di loro. Questo fa di questo luogo un potenziale polo multifunzionale di offerta educativa rivolta in modo particolare alla parte di cittadinanza più vulnerabile e svantaggiata che abita il quartiere.

In un contesto di fragilità sociale e ambientale, dove continua a rimanere insufficiente sia l’offerta di spazi di incontro comuni che di aree verdi accessibili e vivibili, il progetto Il villaggio di Policastro si propone di recuperare per il quartiere uno spazio verde attualmente abbandonato attraverso un invito alla partecipazione collettiva, alla cura di un bene comune anche attraverso l’acquisizione di competenze e conoscenze specifiche e pratiche che riguardano le modalità di intervento su un ambiente naturale in armonia con tutti gli esseri viventi che lo abitano (Permacultura).

Obiettivi

  1. Organizzare uno spazio esterno adatto alla realizzazione delle attività educative e didattiche che si svolgono quotidianamente nell’edificio.
  2. Incrementare i luoghi di incontro e di convivialità a Torpignattara attraverso la co-progettazione e la gestione collettiva degli spazi comuni.
  3. Rafforzare la rete delle associazioni che lavorano per la cura (ambientale e sociale) del quartiere.
  4. Riportare gli abitanti del quartiere al recupero della capacità del fare, inteso come riappropriazione di strumenti e conoscenze specifiche, nonché di quella manualità che produce risultati immediati, e del fare insieme, come elemento legante di una comunità.
  5. Generare nuove sensibilità e consapevolezza rispetto alle tematiche ecologiche e al ruolo dell’Uomo in relazione all’ambiente che lo circonda.

Attività

  1. I venerdì della terra. Appuntamento settimanale organizzato in 2 turni (uno la mattina e uno il pomeriggio) con il pranzo insieme e un momento di condivisione e programmazione aperti alle associazioni, ai residenti ecc.;
  2. realizzazione di laboratori esperienziali legati alla natura con i partecipanti alle attività educative offerte dalle associazioni e dal CPIA;
  3. organizzazione di eventi di quartiere mirati alla sensibilizzazione verso la cura del territorio e all’incontro interculturale;
  4. incontri di presentazione del progetto con le varie realtà del territorio.

Come sostenere il progetto?

> Diventa un volontario e prendi parte ai Venerdì della terra!

> Abbiamo bisogno di attrezzi, piante e semi! Puoi aiutarci nell’acquisto con una donazione

Metodologia di intervento

La Permacultura è la “cultura permanente”, ma cosa significa “cultura permanente”? Una società dipende in maniera permanente dall’agricoltura, dunque non possono esistere società, culture durevoli, senza un’agricoltura che lo sia a propria volta.  Fare permacultura significa progettare e realizzare ambienti antropizzati senza creare né scarto né inquinamento e rispettando le necessità di tutti gli esseri viventi.

Come si sviluppa un progetto agricolo basato sulla Permacultura?

Si parte da un luogo e da una pianificazione. Essa non è però da intendersi in senso statico e definitivo, ma in un’ottica dinamica e in costante divenire: l’applicazione delle singole fasi di progettazione è sotto l’autocontrollo del sistema stesso attraverso l’osservazione del feedback della natura (percepire, pensare, disegnare, mettere in pratica). Punto di partenza è lo studio di tutte le risorse, i limiti e le conseguenze probabili delle nostre azioni. La pianificazione è essenziale, meglio sarà fatta, meglio saranno impiegate le risorse. Ciò che in una certa fase o per una certa specie è scarto, diventa fonte di alimentazione per le fasi o le specie collegate. La cosa importante non è il numero degli elementi, ma il modo in cui questi vengono collegati. Il suolo, le piante e l’auto fertilità sono concetti chiave per vivere permaculturamente. Nella Natura sono le piante che hanno creato il suolo e anche i climi. Il suolo è un organo vitale di un organismo estremamente complesso dal quale dipende e al quale serve per correlazione fisiologica e organica. Le micro – e macro – fauna e flora dentro il suolo e in superficie, rendono possibile la vita e fanno parte dell’ecosistema che si sviluppa nelle particelle di terra (sabbia, argilla, limo). Un modo per proteggerle e aiutare a mantenere in equilibrio la vita del suolo e del sottosuolo con tutti i suoi abitanti è la pacciamatura, un’operazione attuata in agricoltura e giardinaggio che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale.

Con le lenti di Saviana Parodi

Seguendo la prospettiva di analisi permacoltiva e rigenerativa della biologa italiana Saviana Parodi, per la quale le logiche di intervento sono intese come studio degli spazi selvatici, verdi e abitativi per trasformarli in funzione armonico ambientale, funzionale all’abitare dell’essere umano a scala integrale e integrata con il proprio e singolare contesto naturale e territoriale, abbiamo impiantato tre prototipi di orto-frutteto-giardino ritenendo tale configurazione la migliore per permettere nel modo più completo gli scambi fisiologici del mondo della natura che l’umano comprende e del quale l’umano si nutre in tutte le proprie dimensioni vitali (materiali e spirituali).

 

Macro aree funzionali per l’intervento di rigenerazione degli spazi esterni

veduta aerea google

L’intervento intende rivolgersi in primis alla bonifica e rigenerazione permaculturale delle aree verdi perimetrali e di quella disposta nel ferro di cavallo dell’edificio. Abbiamo individuato le seguenti macro aree di intervento:

  1. area di ingresso: per quest’area abbiamo pensato al miglioramento dell’aspetto estetico naturale generale che prevedrà (se possibile) la copertura della centralina elettrica e progettazione e realizzazione di una struttura a labirinto e una struttura a spirale di piante officinali e aromatiche e anche trapianti e moltiplicazioni di spontanee disponibili in loco, funzionali oltre che alla bellezza e profumazione del cammino a un percorso senso-esperienziale multi-funzionale ai percorsi pedagogici e didattici che si vorranno attivare sul territorio.
  2. area orto frutteto giardino: è l’area più grande, contrassegnata dalla presenza di due melograni, e verrà destinata all’allestimento di un orto-frutteto-giardino. Dove si prediligerà la ricerca di alberi da frutto di varietà antica.
  3. area sociale: vista la presenza di un’area su asfalto, si è pensata la costruzione di panchine, per catalizzare i processi di sosta e socializzazione all’ombra degli alberi: costruzione di una tettoia/veranda con ombreggiatura di passiflora e vitalba e realizzazione di un giardino di inverno/serra solare come aula didattica all’aperto e laboratorio permanente di semine e vivai.
  4. area playground: sono dunque previste un’area per il progetto Orto che guiderà i bambini alla scoperta del terreno e delle piante (zona aromatiche, zona semine e zona traspianti), e un’area playground caratterizzata da elementi naturali in armonia con l’ambiente e divisa in diverse aree tematiche quali: area gioco simbolico (cucina di fango, capanne ecc..); area percorsi ludico-motori; area esperienze sensoriali (giardino zen, percorsi sensoriali, sabbiera, ecc..); area pensieri in circolo dove bambini ed educatori possono riunirsi e condividere emozioni e pensieri; area alberi magici (decorazione alberi) a cura del gruppo Uncidunci. Per quest’ultima, destinata a persone in crescita e molto piccole, si è pensata la progettazione di una zona ispirata all’outdoor education. Quest’area di sviluppo del progetto riguarda una fase avanzata nello sviluppo del progetto del Villaggio e potrà seguire fasi di progettazione compartecipata con le realtà del territorio che intanto si andranno aggregando lungo il cammino di co-costruzione permaculturale dello spazio.

È previsto un generale recupero delle aree di risultanza, con eliminazione (laddove possibile) delle infestanti a favore delle spontanee benefiche e commestibili (possibilità di cartellinatura per un percorso didattico legato al riconoscimento delle spontanee autoctone).

Si sta lavorando anche alla costruzione di una rete per coinvolgere il tessuto cittadino del V Municipio. In particolare, il Comitato di Quartiere di Torpignattara e la rete Retake di Torpignattara.

 

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