ASINITAS Onlus is a not-for-profit organization founded in 2005. It is active in the field of education and social work. Its mission is to promote the care, education, training, sheltering and testimony of Italian and foreign adults and minors.

La storia di Bassirou

Quando io sono arrivato alla scuola di Asinitas era un momento molto duro per me. Io non parlavo quasi con nessuno, non conoscevo la lingua.

Quando io sono arrivato alla scuola di Asinitas era un momento molto duro per me. Io non parlavo quasi con nessuno, non conoscevo la lingua.

Non avevo un altro posto in quel momento, la mia vita era ferma. La notte stavo in un dormitorio, con persone anziane e malate, e poi tutto il giorno ero in giro, anche con la pioggia e il freddo. Passavo intere giornate seduto sulla panchina di un parco. Non avevo un lavoro, né niente da fare.

Così dopo solo una settimana che sono arrivato, Asinitas è diventata quasi una casa per me.

Ero in Italia da un anno. Nei mesi prima ero stato a Foggia, in campagna a lavorare. Io volevo avere subito soldi e stare bene. Però non avevo ancora capito come funziona questo paese, come può essere difficile se tu non lo capisci. Non avevo un permesso di soggiorno. Niente è andato come io pensavo, e quando sono tornato a Roma è stato anche peggio.

La vita così era troppo difficile e mi ha fatto riflettere: Io non posso vivere così, sempre nascosto”. Ho capito che mi serviva la scuola.

Piano piano ho fatto dei progressi con l’italiano. Mi mancavano molte cose, la vicinanza soprattutto. Mi sentivo solo. Quando sono arrivato ad Asinitas sembra subito che siamo tutti amici, come una famiglia, da tantissimo tempo mi mancava questo.

Il primo giorno me lo ricordo bene. La cosa che subito mi ha colpito è che abbiamo fatto un grande cerchio e abbiamo cantato. Una canzone che parlava di solidarietà e di soldati che combattevano per la loro libertà. E io ho pensato che io in Africa facevo così, cantare insieme agli altri. In quel momento ho ritrovato una piccola parte di me che mi ha dato il coraggio, la fiducia in questo posto.

Poi sono entrato in una grande classe. Mi ricordo che abbiamo fatto dei disegni. Ognuno parlava del suo disegno, di quello che sentiva. Io mi vergognavo, perché non parlavo bene. Il maestro mi ha detto: “Non vergognarti Bassirou, anche se uno sbaglia non è importante. L’importante è che dici quello che pensi e senti, noi ti ascoltiamo

Tutto è iniziato così.

Poi da lì ho conosciuto alcune persone che sono state importanti per il seguito della mia vita. Una rete di persone che mi ha aiutato a non cadere. Grazie a loro ho avuto l’opportunità di avere ospitalità, quando ne ho avuto bisogno, poi di continuare a studiare e di trovare un lavoro. Oggi io ho tante persone che si fidano di me, che mi incoraggiano e mi vogliono bene.

Una mia fortuna è stata entrare un giorno in quella porta. La porta che apre mille altre porte.

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