Ero una ragazza vivace e piena di vita. All’università era bellissimo, c’erano gli amici ma soprattutto c’era la testa. Studiare, ascoltare, scoprire di poter capire, ricordare, ragionare, sentire quella vitalità dentro la testa, che non si ferma, che non ti lascia mai. Avevo lo stesso sogno di papà: diventare un avvocato con un titolo internazionale. Bellissimo! Saper pensare alto, saper pensare tanto. Saper pensare è come l’amore, ti prende e ti porta via. Poi è arrivato l’uomo, lui aveva fretta, solo dieci giorni e sarebbe dovuto tornare in Italia. La sorella grande ha detto: “C’è l’incontro per il matrimonio”. “Ma come? Non adesso! Io sono già sposata con la testa!” Ma loro hanno detto: “Prendi questo fidanzato, noi non ne abbiamo un altro, tu non hai mai guardato nessuno in vita tua, chi proponi tu? Eh? Vuoi restare sola? Non sei più una bambina…” Ed è subito matrimonio. Papà ha pensato: “L’uomo può aiutarla a diventare un avvocato internazionale”. Ma non è andata così. L’uomo voleva informarsi ma la vita gli stava già stretta al ristorante di notte e di giorno. Quando sono arrivata in Italia mi sentivo triste, dov’era la mia testa? Perché è come se fosse vuota? Non c’è niente da pensare…il mondo può fare a meno di me. Dove sono i miei amici? L’uomo mi ha detto: “Cos’hai? Vuoi tornare a casa?” Io pensavo. Ma poi è nata una grande sorpresa. Una nuova vita. La testa per essere madre, la testa per essere maestra dei propri figli, la testa per studiare una lingua nuova in fretta. A, B, C… Qualcuno mi ha chiamato subito secchiona. La testa per avere nuovi amici, la testa per capire come lavorare ancora. Mediatrice: è una bella parola. Mediatrice è quella che sta in mezzo tra i mondi, le lingue, i sentimenti…abbracciata alla testa.
Il testo è tratto dal monologo che Mitul ha scritto e recitato per lo spettacolo teatrale Narikontho (Regia di Emanuela Ponzano, Laboratorio di teatro sociale Narramondi 2018).
Mitul è arrivata alla Scuola delle donne nel 2009, da subito ha iniziato ad aiutare le altre studentesse, per poi lavorare con noi e con altre associazioni del territorio.