Nel 2012 Asinitas fonda il Centro Miguelim per le Donne come spazio dedicato alle donne migranti e alle loro specifiche necessità ma anche all’incontro con le donne italiane e alla promozione di politiche inclusive di genere sul territorio.
Dal 2017 Asinitas fa anche parte del progetto nazionale Fiocchi in Ospedale, curando per Save the children il punto di accoglienza e mediazione culturale all’interno dell’ospedale Vannini.
Le necessità delle donne tuttavia non si esauriscono all’ambiente ospedaliero, ma richiedono un accompagnamento costante, attento alle tematiche della lingua, della diversità culturale, della solitudine e del disorientamento provocato della lontananza dalla famiglia d’origine. Asinitas ha strutturato quindi un percorso multidimensionale di accompagnamento alla nascita e al puerperio, che ha mostrato una grande affluenza e la necessità strutturale di rendere stabili sul territorio le attività di sostegno alla maternità delle donne migranti. Il Centro Miguelim è diventato così un luogo di riferimento che sostituisce la famiglia allargata, il “villaggio” di cui si ha bisogno per diventare madre e far crescere un figlio.
Le attività del progetto “Mamma altrove”
Le azioni previste dal progetto si integrano in un percorso che va dall’apprendimento linguistico alla creazione di una comunità di cura meticcia ed interculturale, intorno alle madri e ai loro figli, così composto:
- Corso di Italiano L2 di livello A2 per donne migranti
- Corso di italiano per la gravidanza e la salute – lessico della salute femminile e neonatale
- Percorso multidimensionale di preparazione al parto
- Orientamento e mediazione sociosanitaria presso le strutture del territorio
- Formazione operatrici per l’accompagnamento al parto e al puerperio delle mamme migranti
- Micronido interculturale
Il metodo
La metodologia seguita è basata sull’educazione partecipata, sulla pedagogia di comunità e sulla centralità della diade madre-figlio, con il supporto degli esperti sanitari e non che si occupano di maternità sul territorio, attraverso una rete di collaborazioni che si consolida come un contenitore organico per l’accompagnamento alla gravidanza al parto e al puerperio delle donne migranti di Tor Pignattara.
Il progetto è finanziato dalla Fondazione Prosolidar.