03 Giu UNA NUOVA NARRAZIONE – Formazione e laboratori per la comunicazione della convivenza interculturale
Posted at 18:42h
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“Chi è vivo, non dica: MAI!” presenta
Una giornata di riflessione, formazione e preparazione all’azione dedicata al tema della comunicazione e del racconto della convivenza, delle diversità e delle migrazioni nei media e nella società.
Una giornata per comprendere e condividere i meccanismi di funzionamento o gli strumenti base per intervenire nella comunicazione, una giornata per riflettere sulle narrazioni dominanti e su come comunicare storie e proposte diverse.
Una narrazione dominante aggressiva e xenofoba, piena di semplificazioni e deformazioni: prepariamo idee e competenze per costruire, insieme, alternative.
La giornata nasce e prosegue gli obiettivi dell’incontro “CHI è VIVO, NON DICA: MAI!” del 3-4 febbraio 2018.
L’incontro sarà suddiviso in due sessioni.
Nel primo affronteremo le fondamenta della comunicazione rispetto a 4 strumenti: Media, ufficio stampa e relazioni pubbliche; Social media; Raccolta fondi; Design, comunicazione visiva, info journalism.
Nel secondo, partendo da esempi tratti dalle narrazioni correnti parleremo di Narrazioni e frame nelle migrazioni italiane di come rispondere agli stereotipi e costruire nuovi racconti e confronti.
Ogni sessione sarà composta da interventi di persone esperte e professioniste dei vari settori a cui seguiranno delle esercitazioni in gruppo.
E’ pensata sia per chi sta iniziando a lavorare nel mondo della comunicazione sia per chi è più esperto o esperta.
E’ l’inizio di un percorso di formazione collettiva e partecipata, a cui seguiranno altri incontri.
Potranno partecipare fino ad un massimo di 60 persone iscritte (e un minimo di 25).
L’iniziativa è totalmente autofinanziata: l’iscrizione è di 25 euro e sosterrà i costi relativi agli interventi degli esperti e delle esperte.
L’evento si tiene al Villaggio Globale, un luogo che garantisce uno spazio per le presentazioni ma anche per permettere esercitazioni in piccoli gruppi.
L’orario, è stato scelto per favorire la partecipazione di tutti e tutte, in un clima il più possibile rilassato e informale.