ASINITAS Onlus is a not-for-profit organization founded in 2005. It is active in the field of education and social work. Its mission is to promote the care, education, training, sheltering and testimony of Italian and foreign adults and minors.

Progetto Oltre i Muri – ” Narrazioni da dentro e fuori”

Progetto Oltre i Muri – ” Narrazioni da dentro e fuori”

Dalla prossima settimana parte il progetto “Oltre i muri: auto-narrazioni da dentro e da fuori”

In collaborazione con l’Archivio delle Memorie Migranti, Un Ponte Per, Civico Zero e altre realtà, con il coordinamento del prof. Sandro Triulzi.

Il progetto porta avanti pratiche condivise di auto narrazione e ascolto interattivo con italiani, migranti, minori non accompagnati e giovani di seconde generazioni.

Centrale sarà interrogarsi sul concetto di muri  di frontiere nei vari attraversamenti, intesi in senso reale e simbolico.

Il progetto è collegato al concorso DiMMi (diari multimediali migranti) è un progetto finanziato dalla Regione Toscana con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale, e di creare un fondo speciale dei diari migranti presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Un’esperienza nata nel 2012 e che ha già dato vita a un concorso riservato alle storie di migranti in Italia che ha favorito la raccolta di decine di testimonianze su scala regionale toscana.

Obiettivo generale:

Il laboratorio intende stimolare soggetti migranti a auto-narrarsi come forma di affermazione, racconto e riconoscimento di sé sia all’interno che oltre i propri percorsi migratori. Intende inoltre dare la possibilità di esprimersi favorendo la conoscenza di strumenti multimediali e la partecipazione a concorsi pubblici di auto-narrazione per le nuove comunità di stranieri residenti sul territorio nazionale.

 

Temi dei singoli incontri:

 

  1. Presentazione. Presentazione del progetto di auto-narrazione “DiMMi di storie migranti”: suoi scopi, obiettivi e modalità. Storia/e e racconto/i. Storia locale e storia globale: le piccole storie individuali nel loro incontro con la Grande Storia.
  2. Il qui e il là della migrazione. La migrazione come fatto totale: ogni immigrato quiè anche un emigrato . La necessità di collegare i due poli della migrazione. Ristabilire una storia comune. Ricomporre una frattura. Le storie dei migranti partecipano e sorreggono la ricomposizione di questa frattura.
  3. Il contesto di ascolto. L’attenzione al contesto di ascolto attivo e partecipato che deve accompagnare ogni narrazione. I principi dell’ascolto attivo: non giudicare, non deridere, non parteggiare, ma comprendere. Raccontare e raccontarsi. Soggetività e collettività: l’importanza delle voci singole e dei cerchi narrativi.
  4. Asinitas-AMM: la storia, le storie. Il racconto come dimora e come appartenenza. I libretti e le raccolte di storie Asinitas. L’archivio delle memorie migranti. Insegnare la lingua e prendersi cura delle persone. I lavori comuni di AMM e Asinitasi. Presentazione di alcuni video del primo archivio di memorie migranti (L’equilibrio, Lo scarabocchio, L’albero, ecc.)
  5. L’enunciazione dell’io: io ricordo, io scrivo, io sono. Scrivere/narrare serve a  ri-conoscersi, a dia-logare con gli altri, per conoscere/riconoscere se stesso in un incontro/interazione con gli altri. Serve a costruire identità e appartenenza. Permette di reagire allo spaesamento dell’arrivo e all’incontro (nostro e loro) con l’alterità.
  6. Raccogliere storie. Letture di storie raccolte da Asinitas, AMM, e in precedenti versioni del concorso DiMMi. L’Archivio diaristico nazionale e la ‘banca dei diari’ di Pieve Santo Stefano. La composizione di una storia autobiografica è un tracciato di sé: il racconto autobiografico permette di rivisitare  e dare senso a un’esperienza vissuta. Importanza della disseminazione e condivisione delle storie.
  7. Rappresentare la mobilità. La migrazione può essere raccontata in molti modi: narrando, scrivendo, disegnando, fotografando, con la musica o scrivendo le parole di un rap. La multimedialità dà la possibilità di esprimersi in più modi per contrastare una narrativa pubblica spesso appiattita e sviante.
  8. Dimmi di storie migranti. Come partecipare a una scrittura pubblica, narrata dal basso, attraverso un concorso nazionale che ogni anno chiama a raccolta per ricomporre i vari vissuti dell’incontro con l’altro e incoraggiare il graduale plasmarsi di un noi collettivo.


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