“Ogni giovedì, in quella grande sala di Asinitas che è scuola di italiano la mattina e teatro il pomeriggio, proviamo La voce umana. Indaghiamo la voce come strumento di relazione e conoscenza tra persone italiane e persone straniere che stanno imparando una nuova lingua attraverso il corpo e le emozioni, giochiamo con la voce come se fosse una sostanza”.
Così aveva inizio l’esito scenico del laboratorio La voce umana, condotto dal duo artistico Bartolini/Baronio, nel 2023.
La voce umana è la storia di una voce, della sua infanzia, delle sue radici, delle ferite e delle gioie, di quello che non si può dire e di cosa sta aspettando di essere detto. È la storia di molte voci che sono una voce. È un archivio sonoro vivente che attraversa il tempo, conserva le tracce della memoria, ci parla del presente e allo stesso tempo ci indica una strada per il futuro.
La storia di questa voce si fa paesaggio attraverso lo spazio, i corpi, le parole, le immagini e i suoni che la abitano. Abbiamo immaginato il viaggio di questa voce come fosse il viaggio di una persona, così la drammaturgia si è andata componendo di testi scritti da ogni partecipante, tracce di momenti biografici e pensieri sul mondo.
La voce umana è un viaggio che passa attraversa la memoria a partire dall’infanzia: la mia voce di bambino com’era? Quale il suono delle voci che chiamavano il mio nome?
Il viaggio procede nel tempo, cerca luoghi di libertà, riattraversa le radici, le lotte. La voce diventa grande, si nasconde, si perde, scappa, si scontra con la vita che a volte è una ferita, un dolore che la voce trattiene e che cambierà per sempre il suo timbro. A volte quella ferita spegnerà la voce. Ma nel viaggio la si potrà ritrovare, magari ascoltando la voce dell’altro. Come suona la sua voce? Che paesaggi abita? Da dove proviene? Ogni incognito è diventano l’occasione per creare dialoghi, risonanze. Grazie alle voci degli altri posso scoprire o ritrovare la mia voce, quella che non conoscevo ancora, quella che adesso è appena nata, di nuovo. C’è sempre una voce che chiama un’altra voce, a volte quest’altra voce non risponde, come nel testo di Cocteau, La voce umana, e allora la voce è appesa a un filo. A volte bisogna ricucire quel filo, bisogna prenderla per mano la voce per dire quelle parole che non devono soffocare la voce ma abitarla.
La voce nuda nello spazio o amplificata al microfono ha aperto paesaggi sonori intimi, è andata in esplorazioni di dimensioni impreviste della voce e dei suoi ricordi. La voce ha preso parola in una scena che è diventata casa per le immagini nate dall’uso della lavagna luminosa che in tempo reale ha costruito scenografie oniriche e senza tempo, luoghi nascosti dentro di noi o nelle piccole cose della natura, sogni, ombre, ma anche qualcosa di noi proiettato in avanti nel futuro. Cosa farai da grande? Per cosa vale la pena vivere, essere qui? Forse per raccogliere le parole, i colori del mondo e darle poi agli altri, perché altrimenti alla fine rimarremo senza nulla da dirci come diceva il topolino Federico nella favola di Leo Lionni. La voce umana è un dono che portiamo con noi in questo viaggio da fare insieme forse per dire a chi sta dall’altra parte del filo “ascolta come mi batte forte il tuo cuore”.
Laboratorio ed esito artistico a cura di Bartolini/Baronio
di e con Anna Capuani, Maurizia Di Stefano, Mohamed Ed Daoudy, Sara Ghorbanian Matloob, Tuhin Hossen, Magda Jaminska, Zara Kian, Chiara La Gattuta, Giulia Lannutti, Fahim MD, Federica Mezza, Fares Mohsen Wadie Fouad, Celestine Oaikhena, Chidinma Okolie, Bilal Ouredjedal, Daniele Panaroni, Marco Rinaldi, Neha Sharma, Greta Tommesani, Khanum Yehoian
drammaturgia Tamara Bartolini
sonorizzazioni Michele Baronio
disegno luci Javier Delle Monache
suono Michele Boreggi
regia Tamara Bartolini e Michele Baronio
tutor Cecilia Bartoli, Luca Lòtano, Federica Mezza
tutor volontari Anna Capuani, Maurizia Di Stefano, Anna Pucelli, Lubna Rahman, Vanessa Arnold, Annaclaudia Sassi
organizzazione Luca Lòtano
produzione Asinitas
progetto Crossroads
co-finanziato dall’Unione Europea (CREA-CULT-2021-COOP) e Fondazione Alta Mane Italia
crowdfunding Banca Etica, Progetto selezionato dal bando Impatto+ 2022, promosso da Banca Etica ed Etica Sgr tramite Produzioni dal Basso – contributor Sebastiano Anselmi, Anna Capuani, Maurizia Di Stefano, Farida Haggiagi, Ruth Neizert, Marinella Ottier, Paola Ricca Mariani, Sergio Rossi, John Spittle, Francesco Zecca – contributor principale Maddalena Cenni, Cucimondo – co-produttore Exelab, Netplan Italia
con il contributo di Angelo Mai e Bluemotion
con la collaborazione di 369gradi
in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
comunicazione Laura Ciavardini e Federica Mezza per Asinitas; Margherita Masè per Bartolini/Baronio
documentazione video Angelo Loy
progetto selezionato per la Seconda edizione del Festival “Teatro delle Migrazioni” Sapienza Università di Roma
ll laboratorio si è svolto da gennaio a giugno 2023, nella sede di Asinitas di Via Policastro, 45, a Tor Pignattara.
L’esito artistico del laboratorio è andato scena al:
Teatro India (Roma) 24 giugno 2023
Teatro India (Roma) 25 giugno 2023
Nuovo Teatro Ateneo – Università La Sapienza (Roma) 26 giugno 2023