A giugno 2019 l’associazione Asinitas ha rappresentato lo spettacolo di teatro d’ombra Trame – Donne che tessono storie condotto da Silvio Gioia.
20 donne, 20 ombre, 20 voci hanno creato la loro tessitura di immagini e memorie evocando Arianna e le misteriose Parche, muovendosi in un susseguirsi di ombre e di luci, sogni, incubi, desideri e sospiri lungo lo stesso filo rosso del femminile.
Trame, donne che tessono storie è stato l’esito del laboratorio di teatro d’ombra condotto da Silvio Gioia, con le coreografie e i movimenti scenici di Daniela De Angelis, che si è svolto presso l’allora Centro Interculturale Miguelim, con donne italiane e straniere, studentesse della scuola di italiano per le donne di Asinitas.
Essere appese a un filo, tendere il filo, perdere il filo, ritrovarlo…
A partire da queste suggestioni il gruppo di donne ha dato vita a delle immagini, attraverso i corpi in ombra, indagando un simbolo archetipico presente nelle fiabe e nella mitologia, trasversale alle culture: l’arte del tessere. Un gesto ripetitivo, un vero e proprio mantra che ha dato forma, grazie alla riflessione e alla fantasia, a qualcosa che prima non esisteva.
Il teatro delle ombre, in un primo momento, rende simili le partecipanti le une alle altre ma dopo poco svela silenziosamente la profondità della natura e del carattere di ciascuna.
Le ombre delle donne conducono immediatamente in un territorio simbolico e visionario, in un vagabondare verso una narrazione per immagini che diventa poetica e suggestiva. Le ombre raccontano soprattutto la magia, la forza e la grazia che si sprigionano nell’incontro tra donne: ecco che lo spaesamento, l’attraversamento delle differenze e delle vulnerabilità si trasformano in ricerca e condivisione.
Biografia del conduttore Dopo una decina di anni da attore di prosa, in cui ha lavorato con diverse compagnie professioniste pugliesi, soprattutto con la guida del regista Carlo Formigoni, Silvio Gioia incontra il teatro d’ombre e si innamora del suo potere onirico ed evocativo. Così inizia un’intensa attività di sperimentazione e di produzione di scene teatrali che vedono le ombre come protagoniste. Si forma costantemente presso artisti italiani ed internazionali. Collabora con numerose realtà del terzo settore per creare spettacoli con gruppi di persone con disabilità, migranti, anziani, minori. Ha collaborato con la Band Radiodervish per lo spettacolo “Le mille e una notte”. Ha realizzato lo spettacolo “La Forza di Arianna”, commissionato dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Ha curato la regia per lo spettacolo “Trame” esibito al Palazzo Delle Esposizioni di Roma finanziato da “Migrarti” con l’Associazione Asinitas. Ha curato le ombre per “Il sogno di Henry” di Settimo Cielo Teatro e per “Sapiens” di Principio Attivo Teatro. Attualmente è partner di un progetto europeo Erasmus+ per la creazione di un metodo condiviso di teatro d’ombre e teatro dell’oppresso che aiuti a prevenire violenze e discriminazioni di genere.
Ph. Laura Ciavardini e Nilowfer Awan
Rassegna stampa
Beatrice Mancini, Beatrice nelle Trame tessute dal teatro, Tracce volanti, clicca qui